Decreto trasparenza e FOIA: cosa sono?

Il 25 maggio 2016 è stato approvato il primo degli 11 decreti attuativi della cosiddetta “Riforma della Pubblica Amministrazione”, in particolare si tratta del decreto n. 97 recante «Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza» – o noto semplicemente come “Decreto Trasparenza” (pubblicato in G.U. l’8 giugno). All’interno del decreto si introduce il concetto di FOIA – Freedom of Information Act – vale a dire il diritto di accesso agli atti e documenti delle Pubbliche Amministrazioni da parte dei cittadini. Il decreto interessa direttamente i portali come NoiPA che sono rivolti tanto ai dipendenti P.A. quanto ai cittadini e che offrono informazioni ma anche l’accesso ad alcuni documenti.

Sintesi dei contenuti del Decreto Trasparenza

Il decreto prevede la possibilità per ogni cittadino di accedere – senza motivazione – ai dati in possesso della Pubblica Amministrazione. L’amministrazione ha l’obbligo di consegnare i documenti richiesti anche senza motivazione. La “libertà” di accesso agli atti riguarda anche le informazioni e le procedure relative alle gare di appalto.

L’invio della documentazione richiesta deve essere gratuito; in caso di rifiuto il cittadino può fare ricorso. Riguardo ai limiti previsti dalla privacy, sarà compito dell’Autorità Anticorruzione delineare le linee guida per tracciare il confine tra trasparenza e privacy e le dovute eccezioni.

Già nel periodo di transizione – prima della pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale – le pubbliche amministrazioni erano soggette a rispettare le nuove regole sugli obblighi di pubblicazione nei siti istituzionale e permettere l’accesso pubblico agli atti dell’ente.

Cosa prevede il Freedom Of Information Act (FOIA)

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 giugno 2016, il FOIA entra formalmente in vigore e sancisce uno dei punti cardine del decreto sulla trasparenza (n. 97 del 25 maggio 2016), vale a dire la libertà di accesso all’informazione tramite la possibilità di richiedere atti e documenti appartenenti a un ente pubblico; ma questo solo a partire dal 23 dicembre 2016.

Tuttavia, per come è strutturata la P.A. italiana, l’adozione del FOIA presente limiti e vantaggi. Tra i vantaggi vi è indubbiamente la trasparenza, la libertà di stampa, la tutela del diritto all’informazione, l’abolizione del programma triennale per la trasparenza che confluisce direttamente nel piano Anti-corruzione. Gli svantaggi e i limiti, sono prevalentemente legati alle linee guida che dovranno essere stilate dall’Autorità dell’Anticorruzione relativamente ad alcune eccezioni alla regola e in merito alla privacy. Le eccezioni già evidenziate nel testo del FOIA sono numerose, ma generiche e di difficile interpretazione. Sul tema dei “costi” della manovra si è rimasti elusivi, così come in merito alle sanzioni per l’Ente inadempiente o che rifiuta di produrre la documentazione richiesta: ciò che risulta evidente è che in caso di rifiuto o mancata trasmissione dei dati entro 30 giorni dalla richiesta si potrà ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) con i conseguenti oneri.