La città di Ostuni è conosciuta per il bianco del profilo dei suoi edifici, per le acque azzurre del suo mare e per un borgo antico incantevole, caratterizzato da piccole stradine che si perdono in un dedalo fuori dal tempo. Tra giravolte, viuzze e anfratti si susseguono opere di derivazione ed epoca diverse, chiese medievali e rinascimentali, realizzazioni barocche e fascinazioni gotiche, elementi che raccontano la storia della città, una storia molteplice e ricca di contaminazioni.
Non sono solo le architetture cristiane a impreziosire il borgo: Ostuni è una città che offre in abbondanza anche opere civili, realizzate nel corso di mille anni e che, col tempo, hanno concorso a rendere il centro brindisino sempre più variegato e degno di essere visitato.
Le strutture del centro storico
Ogni pub, ristorante, hotel e b&b Ostuni è stato armonizzato in un tessuto urbano antichissimo, così che oggi la città ha saputo conservare e valorizzare le specificità storiche e artistiche realizzate nel corso dei secoli. Il centro storico offre opere di forte interesse; l’architettura civile ha il suo fiore all’occhiello nel palazzo ducale Zevallos e Palazzo Siccoda, due imponenti strutture che occupano gran parte del panorama del centro storico. Il primo presenta uno stile classico e linee austere, realizzato in pietra si accende in contrasto con il bianco intenso delle altre strutture. Accanto al palazzo ducale si erge Palazzo Siccoda, costruito in calce nel rispetto di una tradizione che deriva già dall’epoca medievale. Le due strutture risalgono, rispettivamente, al XVII e al XVI secolo.
La piazzetta che ospita la concattedrale di Ostuni, nel punto più alto della città, accoglie anche due significative strutture settecentesche: il Palazzo Vescovile e il Vecchio Seminario, che riempiono di storia e attrattive lo spazio sottostante.
Il borgo antico articola poi una serie di palazzi, appartenuti all’antica aristocrazia ostunese, come le famiglie dei Aurisicchio, degli Ayroldi, dei Bisantizzi, dei Falghieri, dei Ghionda, dei Giovine, degli Jurleo, dei Palmieri, dei Petrarolo, dei Siccoda, degli Urselli e degli Zaccaria.