In estate, tutti gli hotel, i b&b, i residence e le case vacanze nel Salento fanno registrare il tutto esaurito; poi, con l’approssimarsi dei mesi freddi, i turisti si dileguano, Gallipoli si svuota, Otranto riacquista i propri spazi, i lidi sulla spiaggia chiudono i battenti. Resta Lecce, capoluogo del Salento e centro nevralgico del turismo locale, l’unica realtà davvero in grado di generare indotti e presenze per dodici mesi l’anno.
Lecce è svincolata dalle logiche del turismo balneare, da cui dista circa 10 km; essa è una città d’arte che offre in grande abbondanza attrattive e servizi capaci di alimentare un flusso di visite costante anche nelle stagioni più fredde.
Il barocco
Elemento distintivo della città è l’arte barocca che, a partire dal XVII secolo, trasformò radicalmente l’assetto urbano del centro storico. Merito indubbio anche della pietra leccese, roccia calcarea di facilissima lavorazione e che si dimostrò una risorsa inestimabile per esaltare il virtuosismo degli artisti dell’epoca.
Opera più riuscita è senza dubbio la Basilica di Santa Croce, portata a termine – insieme all’attiguo Palazzo dei Celestini – nel 1695. La chiesa è uno dei simboli della città e sorge a pochi metri da Piazza Sant’Oronzo, cuore del centro cittadino.
Altre eccellenze urbanistiche sono il Duomo, che si erge nell’omonima piazza, e il suo campanile, il più alto della provincia. Distribuite nel centro della città anche le piccole ma eccezionali chiese intitolate a San Matteo, Santa Chiara e Sant’Irene.
L’Anfiteatro Romano
Di fronte a Piazza Sant’Oronzo sorge un Anfiteatro Romano risalente al I-II secolo d. C. La costruzione, monumentale, sembra essere lì da sempre ma fu solo all’inizio dello scorso secolo, grazie ai lavori dell’archeologo leccese Cosimo de Giorgi, che fu portato alla luce, regalando alla città una perla di rara bellezza, dove si celebrano periodicamente eventi mondani, spesso gratuiti.
Il Castello di Carlo V
Il Castello di Carlo V fu voluto dallo stesso sovrano asburgico e fu edificato su un vecchio complesso principesco a partire dal 1539. L’opera, realizzata in pietra leccese, occupa un ampio spazio a pochi metri dalle vie più centrali della città ed è utilizzato per mostre e retrospettive, ottimamente conservato.