olio extravergine d'oliva

Tipologie di olio di oliva: distinzioni e caratteristiche

L’olio extravergine di oliva

L’olio extravergine di oliva è un olio non raffinato di qualità più eccelsa, facilmente acquistabile nei supermercati o direttamente presso i frantoi dei produttori del comparto olivicolo. Per ottenere l’etichetta di “extra-vergine”, l’olio di oliva deve superare una serie di rigorosi controlli e rispettare i parametri di modalità di produzione e caratteristiche organolettiche predisposte – nel caso italiano – dall’Unione Europea. Grazie allo specifico processo di spremitura ed estrazione cui viene sottoposto il prodotto, l’olio extravergine di oliva mantiene inalterato il gusto di oliva e presenta un livello inferiore di acido oleico rispetto alle altre varietà di olio come quello vergine.

L’olio extravergine di oliva è considerato un olio non raffinato in quanto non viene trattato con sostanze chimiche o alterato dalle alte temperature e può essere ottenuto esclusivamente mediante metodologie di estrazione meccanica a freddo con temperature non superiori ai 28 gradi.

L’olio extra vergine di oliva ha un punto di fumo più basso di molti altri oli, il che significa che brucia a una temperatura più bassa. Ciò che distingue l’olio extravergine di oliva è il basso livello di acido oleico, l’assenza di difetti sensoriali e il caratteristico sapore amaro che lascia una leggera sensazione di pizzicore sulla lingua. In Italia, l’esempio più virtuoso di olio in termini di qualità è rappresentato dall’olio extravergine pugliese, in quanto è ricco di nutrienti e presenta dei tassi di acidità più bassi in assoluto. La Puglia è, per distacco, il primo produttore di olio in Italia e tra i primi al mondo ma le eccellenze del Made in Italy provengono anche, in particolare, da Toscana, Sicilia, Calabria, Campania.

L’olio di oliva vergine

L’olio di oliva vergine è la seconda tipologia di olio in termini di qualità. Esso viene lavorato tramite un processo di estrazione simile a quello dell’olio extravergine di oliva, il che significa che non viene utilizzato alcun agente chimico per estrarre l’olio dal frutto. L’olio di oliva vergine presenta un livello leggermente più elevato di acido oleico e un sapore leggermente meno intenso dell’olio extravergine di oliva e trova ampissimo utilizzo soprattutto come condimento e, molto più raramente, per fritture.

L’olio di oliva puro

L’olio di oliva puro è la tipologia etichettata semplicemente come olio d’oliva, in pratica è quello che potremmo definire “normale” olio d’oliva. Il prodotto è realizzato da una miscela di olio di oliva vergine e di olio di oliva raffinato.

L’olio di oliva puro è un olio di qualità inferiore a quello dell’olio extravergine e vergine, presenta un colore più chiaro, un sapore più neutro e una concentrazione molto più alta di acido oleico.

L’olio di oliva leggero

Il nome di questa tipologia di olio può creare qualche confusione. Con olio di oliva leggero non si fa riferimento alle calorie presenti nell’olio d’oliva, ma è un termine di marketing usato per descrivere il sapore più leggero dell’olio.

L’olio di oliva leggero è un olio raffinato che ha un sapore neutro e un punto di fumo più alto. Può essere utilizzato per la cottura degli alimenti, la grigliatura e la frittura.

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