Il motore per la bici elettrica: come sceglierlo

La bicicletta a pedalata assistita è un mezzo che, nel corso degli ultimi mesi, sta vedendo crescere i propri consensi in termini di vendite e interesse generale del pubblico. La mobilità sostenibile è un tema sempre attuale e le e-Bike rappresentano una soluzione perfetta per circolare con facilità nel circuito urbano abbattendo spese ed emissioni. Per possedere una bicicletta a pedalata assistita è sufficiente acquistare il kit bici elettrica comprensivo (nella versione di base) da motore, batteria e centralina.

Si tratta di una soluzione di facile gestione che consente anche ai meno esperti di provvedere in autonomia all’installazione. I kit, ovviamente, non sono tutti uguali e si differenziano per una serie di caratteristiche tecniche e di montaggio. Il motore, ad esempio, esiste in diverse tipologie a seconda delle esigenze di guida e dei gusti personali. In particolare, esistono tre tipi di motore, installabile in posizione centrale, sul mozzo inferiore e sul mozzo posteriore.

Motore centrale

Il motore montato centralmente è installato all’altezza dei pedali, agendo in maniera diretta sul sistema di trasmissione della bici. Tale motore esercita una pressione significativa sullo scheletro della bicicletta e, per tale ragione, occorre disporre di un mezzo con un telaio adatto. Il motore centrale è la soluzione ideale per chi utilizza l’e-bike su percorsi tortuosi in mountain bike poiché, montando direttamente sul telaio, rappresenta l’opzione più stabile e al riparo da urti e scossoni. Risulta più complicato da montare rispetto alle due alternative ma ha il vantaggio di non entrare in contatto con le ruote, evitando di dover smontare il cerchio in caso di rotture o sostituzioni.

Motore al mozzo anteriore

Il motore al mozzo anteriore rappresenta la soluzione più pratica e la più indicata per uso urbano, poiché semplice da montare, poco visibile e dal design più discreto. L’hub anteriore è adatto a un uso classico, per le strade di città e per chi non ha particolari esigenze di tenuta e di resistenza alle sollecitazioni. Ha lo svantaggio di montare sulla ruota e richiede il suo smontaggio per eventuali sostituzioni o riparazioni.

Motore a mozzo posteriore

Il motore a mozzo posteriore è il compromesso ideale fra le due alternative sopraelencate. Ha una tenuta migliore rispetto all’hub anteriore, ha maggiore stabilità e regge gli urti in modo più efficace, configurandosi come un’alternativa al motore centrale per gli appassionati di trekking. Il principale svantaggio sta nelle difficoltà di montaggio e sostituzione poiché il suo posizionamento fa sì che esso interferisca con il cambio della bicicletta.

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